il 15 Dicembre 2005, alle ore 17.00 presso la nuova sede dell'Ordine degli Architetti P.P.C. di Genova, in Piazza San Matteo 18 si tiene l'incontro:... Itinerario Svizzero. momenti significativi dell'architettura Svizzera contemporanea

partecipano:

Nicola Braghieri
Docente presso la Facoltà di Architettura di Genova
Marco Casamonti
Docente presso la Facoltà di Architettura di Genova, direttore della rivista Area
Jacques Gubler
Critico di Architettura, docente presso l'Accademia di Architettura di Mendrisio
Domizia Mandolesi
Capo redattore "l'industria delle Costruzioni",
Docente presso la Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni di Roma
Carlo Prati
Curatore "itinerario svizzero", numero 385 de “l’industria delle costruzioni”

L’incontro sarà introdotto dal Presidente dell’ordine degli Architetti P.P.C. di Genova, Arch. Domenico Podestà

Itinerario svizzero

Nell’ intraprendere un viaggio ed un itinerario architettonico, alla scoperta di una realtà geografica e culturale complessa ed articolata - in cui coesistono pacificamente identità e tradizioni differenti - il viaggiatore lo studioso od il semplice turista, così come il lettore avveduto di queste pagine, si immagina siano talvolta pervasi ed attraversati da un senso di incertezza derivante dalla difficoltà di contestualizzare correttamente ogni singolo episodio o esempio proposto. Risulta molto difficile ricostruire un immagine univoca, che sintetizzi il panorama culturale svizzero, apparentemente così labirintico e frammentato: muoviamo allora alla ricerca di alcuni facili appigli a cui sostenersi, per facilitare la lettura degli edifici presentati in questo numero.
Per orientarsi in modo agevole all’interno di questa rassegna si è scelto di introdurre un itinerario che a partire dal Ticino e dai Grigioni attraversa la Svizzera centrale terminando nel cantone di Zurigo; una sequenza di tappe non necessariamente consequenziali: il tema del viaggio del resto, è connaturato ad una delle idee più comuni e condivise legate alla Svizzera ed al suo immaginario. Allo stesso tempo, stabilire una successione progressiva di edifici produce un inevitabile arricchimento dei parametri di lettura complessiva di ogni differente organismo, con l’evidente risultato di realizzare negli occhi dell’osservatore un immagine unica composta dalle accumulazioni e dagli innesti introdotti dai diversi edifici. Da questo presupposto iniziale emergono diversi e correlati livelli di lettura.


Analizzando le caratteristiche generali sia geografiche che legislative si evidenzia quanto la Svizzera sia apparentemente una nazione senza centro, fortemente caratterizzata da un territorio impervio e divisa in quattro idiomi linguistici differenti - al francese al tedesco ed all’italiano, si aggiunga il romancio . La confederazione elvetica è poi costituita da 23 cantoni ognuno dotato di autorità centrale con poteri legislativi precipui e definiti. Si riconoscono così tre grandi ambiti culturali sopranazionali, espressione di una permeabilità dei confini e dei limiti che è difficile ritrovare in altri contesti. Esemplare da questo punto di vista e la corrispondente organizzazione della struttura universitaria e formativa: all’area tedesca appartiene l’ETH di Zurigo, a quella francese EPFL di Losanna ed a quella italiana l’USI, di cui fa parte l’Accademia di Architettura di Mendrisio. Si delinea quindi una costante, che vede nella moltiplicazione dei fulcri e nella dislocazione delle risorse un requisito essenziale in grado di tutelare e preservare le differenze oggettive presenti sul territorio. Da questa considerazione deriva direttamente un attitudine specifica orientata alla definizione di sistemi di connessione e reti in grado di ricompattare tra loro i centri e le polarità disperse
.

Un aspetto importante direttamente correlato a queste riflessioni è relativo alla costruzione delle infrastrutture per il trasporto e per le risorse energetiche: autostrade, dighe, ponti centrali idroelettriche stazioni e financo città sono andate definendosi nel tempo attraverso cospicui sforzi, sia economici che industriali, tesi a governare una realtà territoriale complessa e difficile. Le forti altimetrie, le condizioni orografiche e la presenza di bacini idrici ad alta quota costituiscono da sempre un rilevante ostacolo al naturale sviluppo delle risorse. Il superamento dei limiti imposti, è quindi una sfida perenne che impegna in modo costante gli architetti e gli ingegneri elvetici. E’ una circostanza sulla quale vale la pena soffermarsi, laddove è possibile ravvedere in essa un diretto rapporto con l’evoluzione dei linguaggi e delle forme espressive connaturate alla professione ed al dibattito in ambito architettonico...


Regionalismo e internazionalismo

La Svizzera a partire dal 1892, anno in cui il francese François Hennebique brevettò il primo prototipo di trave a T in cemento armato, fu tra i primi paesi a ricercare nel campo dell'ingegneria civile soluzioni innovative in rapporto alle nuove tecnologie edilizie. Paradigmatica è in tal senso la figura di Robert Maillart il quale nel 1901 realizza il ponte sul fiume Inn a Zuoz in cui sperimenta per la prima volta il suo prototipo di arco a tre cerniere; è l'inizio di una vicenda progettuale di fondamentale importanza ed interesse, soprattutto per le innumerevoli implicazioni e ricaschi che questa avrà sulla formazione del movimento moderno - Sigfried Giedeon e Le Corbusier, fautori e promotori del primo CIAM svoltosi a La Sarraz nei pressi di Losanna nel Giugno del 1928, furono dei grandi ammiratori di Maillart, nella cui opera ravvedevano un riferimento costante per lo sviluppo delle teorie funzionaliste. E' questo un ulteriore carattere distintivo, che delinea i tratti di una specificità legata alla coesistenza di aspetti prettamente locali dai quali scaturiscono contributi e testimonianze in grado di influenzare in modo significativo il dibattito e la ricerca a livello internazionale. Una feconda relazione di Input e output che attualmente distingue il lavoro di architetti elvetici quali Herzog & De Meuron ( tra le realizzazioni più recenti oltre all'edificio per il Forum di Barcellona vale la pena di ricordare l'incredibile De Young Museum attualmente in fase di realizzazione all'interno del Golden Gate Park di San Francisco ) o Gigon & Guyer (.il museo archeologico Kalkriese ad Osnabrück, in Germania) per citare solo alcuni dei nomi più noti al grande pubblico...(un breve estratto dal testo introduttivo)

 

 

 

 

 

Baserga & Mozzetti Ampliamento Casa Denicolà, Muralto

Il progetto, realizzato dal giovane studio ticinese fondato a Muralto da Nicola Baserga e Christian Mozzetti nel 1999, ha per oggetto l'ampliamento di una casa di abitazione situata ad Arbedo piccolo comune a pochi chilometri da Bellinzona, il centro amministrativo e politico del cantone elvetico di lingua italiana.

Il contesto all'interno del quale si inserisce l'intervento è periferico, caratterizzato quindi da un edilizia privata diffusa ed eterogenea realizzata in massima parte intorno agli anni 70'. Il nucleo edilizio presenta una distribuzione degli spazi abitabili concentrata su di un unico livello al piano terreno e posto in diretto contatto con il giardino.

Le notevoli qualità ambientali del territorio circostante da un lato, e la configurazione orizzontale dell' edificio esistente dall'altro, costituiscono gli elementi cardine a partire dai quali scaturisce l'idea progettuale connessa all'ampliamento di casa Denicolà. (cp)

Bearth & Deplazes Casa Meuli a Fläsch

La torre appartamento per la famiglia Meuli, un esile monolito in calcestruzzo faccia vista, si attesta alle estreme propaggini di Fläsch, piccolo centro a qualche chilometro di distanza da Chur (Coira) il capoluogo politico ed amministrativo del Canton Grigione.

Scultorea e massiccia allo stesso tempo, la forma prismatica del manufatto origina dalla pianta a pentagono irregolare derivante dalla configurazione del lotto, perlopiù coltivato a vigneti e delimitato ad ovest dalla strada carrabile.

Gli ambienti, articolati su tre diversi livelli, sono collegati tra loro attraverso la scala addossata alla parete sud.

Al piano terra ed in diretto contatto con l'ingresso principale si apre un piccolo ambiente, un volume cavo scaturito dalla dilatazione ideale del muro perimetrale esterno, in cui trovano alloggio la camera per gli ospiti ed un unità di servizi; quest'ultimo introduce ed indirizza il visitatore all'interno della cucina e della sala da pranzo, collegate al giardino privato mediante un ampia apertura.(cp)

 

Bearth & Deplazes Stazioni della Seggiovia Carmenna ad Arosa

L'intervento realizzato ad Arosa, nota località di vacanza del Canton Grigione, dallo studio Bearth & Deplazes Architekten ( formato a Chur nel 1988 da Valentin Bearth ed Andrea Deplazes, affiancanti in seguito da Daniel Ladner ) si articola attraverso tre differenti episodi architettonici.

L'impianto di risalita della Seggiovia Carmenna è infatti costituito da una stazione di partenza, un stazione intermedia ed infine da una stazione di arrivo. Il primo manufatto, da cui si intraprende la risalita, è situato ai piedi della montagna.

Dotato di una struttura portante realizzata in profilati d'acciaio, presenta una configurazione planimetrica essenzialmente longitudinale; all'interno vi trovano alloggio un garage per lo stoccaggio delle sedie, un ampio spazio centrale da cui si accede alle cabine, ed i locali tecnici.

La suggestiva copertura piegata che protegge l'intero organismo sulla quale la neve si distribuisce omogenea, asseconda la topografia del sito ed allude idealmente all' immagine di una tenda in tensione. (cp)

Bétrix & Consolascio Centro Sportivo a Zug

Il nuovo centro Sportivo sorge all'interno di un'area -dove un tempo la ferrovia formava una grande ansa- occupata oggi da edifici a prevalente funzione industriale costituiti da grandi blocchi dalle forme irregolari; tutt'intorno vi è la presenza di alcuni ordinati quartieri residenziali.

Ad ovest la base su cui poggia il terrapieno dell'edificio, confina con i campi sportivi e le aree destinate ad attività per il tempo libero a cielo aperto. Il nuovo centro sportivo si presenta come un corpo compatto, chiuso in se stesso, come una costruzione ermetica in grado di non far trapelare nulla, né tanto meno illustrare, il modo con cui si presenta l'articolazione degli spazi al proprio interno.

La crisalide del suo involucro esterno dal cromatismo cangiante è così ben congegnata in funzione del suo rapporto con la luce naturale, che i colori e le caratteristiche dei materiali per essa utilizzati descrivono motivi ed immagini ogni volta diverse come fossero frammenti mobili di vetro colorato di un caleidoscopio. (Cecilia Anselmi)

Diener & Diener Centro Commerciale Migros, Lucerna.

Il progetto è risultato vincitore del concorso indetto nel 1995 a seguito di un animato dibattito sugli assetti futuri dell'intera area dell' Hertensteinstrasse di Lucerna, settore urbano a cavallo tra la città vecchia e l'edificazione a grande scala dello Schweizerhof Quay.

La polemica nasceva dall'idea di costruire un centro commerciale in seguito alla distruzione delle vecchie cucine e scuderie dell'Hotel e dal timore di dover sacrificare al nuovo edificio la grande sala eretta nel 1863 da Leonard Zeugheer.

Inoltre sembrava piuttosto dubbio che un programma così ampio potesse essere trasformato in un piano urbano ed architettonico convincente a tal punto da non intaccare negativamente l'equilibrio alla piccola scala dell'ambiente urbano esistente attorno alla Hertensteinstrasse e confinante con l'edificio ecclesiale della Matthäuskirche.

La giuria di concorso scelse il progetto che reputò più in grado di armonizzare le esigenze della pianificazione urbanistica con quelle architettoniche nonché la proposta più efficace nel suddividere il programma spaziale e funzionale in due differenti edifici (Cecilia Anselmi)

Dolenc& Scheiwiller Casa a Tschlin

L'edificio per abitazione a Tschlin è la più recente realizzazione dello studio di Zurigo diretto da Caroline Dolenc e Andreas Scheiwiller. Il piccolo paese all'interno del quale ricade l'intervento presentato si trova nella valle dell'Engadina, un segmento alpino di cruciale importanza per lo sviluppo culturale ed economico della Svizzera.

Lunga un centinaio di chilometri e situata in corrispondenza dell'asse Vienna-Milano, la valle è attraversata inoltre da connessioni nord-sud: queste condizioni geografiche ed infrastrutturali hanno - nel corso del tempo - esaltato la vicinanza e gli scambi con il mondo mediterraneo emancipando questa regione dalla sua iniziale vocazione rurale ed agricola.

La fisionomia complessiva dell'organismo architettonico è influenzata dalla configurazione generale dell'abitato circostante. Le case di Tschlin si dispongono infatti lungo la strada principale in senso longitudinale sfruttando il dislivello del pendio; (cp)

EM2N Cottage per vacanze nelle Alpi Svizzere

Molte case per vacanza si assomigliano. Si tratta di insediamenti che conservano delle caratteristiche specifiche e riconoscibili a prescindere dal luogo in cui si collocano. I committenti, il più delle volte edificano unità abitative con giardino i cui requisiti formali prescindono dal rapporto con lo spazio circostante e con la topografia esistente.

Le abitazioni per vacanze sembrano allora selezionate in modo seriale ed arbitrario da cataloghi appositamente redatti da industrie ed aziende di settore.

L'approccio progettuale dello studio EM2N fondato a Zurigo nel 1998 da Mathias Müller e Daniel Niggli ( entrambi allievi di Marcel Meili all'ETH ), tende ad aggirare questa convenzione: l'edifico rifiuta di accondiscendere alla colonizzazione diffusa del territorio alpino circostante, prodotta da quest'uso promiscuo e talvolta improprio di stilemi costruttivi e formali preordinati.

Il cottage a Flumserberg, località turistica della Svizzera orientale ( Cantone San Gallo ) è situato in prossimità di un alpeggio che durante la stagione invernale si trasforma in pista sciistica; la sua particolare collocazione non stravolge dunque la Natura del luogo: i turisti possono sciare intorno al lotto attraversando il pendio che lo circonda, mentre nella stagione estiva il\pascolo rimane sostanzialmente intatto ed a disposizione dei contadini. (cp)

 

Fuhrimann & Hächler Edificio per abitazioni ai piedi del Üetliberg, Zurigo

Il mirabile progetto degli architetti Andreas Fuhrimann e Gabrielle Hächler - il cui sodalizio creativo ha inizio con la fondazione dell'omonimo studio a Zurigo nel 1996 - origina dalla necessità di realizzare quattro diverse unità residenziali a basso costo dotate altresì di elevati standard abitativi, esaltando allo stesso tempo la sezione sud dell'edificio orientata verso la collina (lo spazio naturale) e quella nord diretta invece verso la città (lo spazio antropizzato).

Da questi requisiti scaturisce la complessa organizzazione interna dell'intero manufatto: attraverso un unico ingresso si accede infatti ad un suggestivo ambiente a tutta altezza dal quale si dipartono quattro differenti scale di accesso dirette ai singoli appartamenti, questi ( due duplex e due simplex ) sono incastonati tra loro in modo da enfatizzare le qualità plastiche dell'organismo architettonico.

Un ulteriore richiesta da parte dei committenti scaturisce dalla volontà di esaltare le qualità proprie dei materiali impiegati nella costruzione, esaltandone il carattere essenzialmente povero:come in un opera dell'artista tedesco Joseph Beuys al materiale si chiede di parlare con la propria voce e di lasciare affiorare nell'osservatore suggestioni e reminescenze dal profondo carattere archetipico.(cp)

Miller & Maranta Restauro e ampliamento della Villa Garbald, Castasegna

Lo studio con sede a Basilea fondato a metà degli anni 90' da Quintus Miller e Paola Maranta rappresenta una delle realtà più interessanti e feconde presenti nel panorama dell'architettura Svizzera contemporanea.

Oltre alle significative proposte sviluppate nell'ambito di concorsi e consultazioni, sia nazionali che internazionali, di recente lo studio ha portato a termine un ristretto numero di realizzazioni tra cui il nuovo mercato coperto ad Aarau (mittelland svizzero).

Il restauro e l'ampliamento della Villa Garbald a Castasegna ( Canton Grigione ), progetto vincitore dell'omonimo concorso indetto nel 2001 e volto alla costruzione di un centro seminariale del Politecnico federale di Zurigo (ETHZ), rappresenta probabilmente l'opera più matura degli architetti Miller & Maranta.

La poetica del frammento, del cavernicolismo, della plastica del corpo cavo - riconoscibile anche nelle opere dello studio grigionese Bearth & Deplazes - trova in questo edificio una sintesi mirabile.(cp)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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l'industria delle costruzioni 385 itinerario svizzero
 
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Itinerario Svizzero
testo introduttivo (cp)

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Fuhrimann & Hächler
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Miller & Maranta
Restauro e ampliamento della Villa Garbald, Castasegna

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Itinerario Svizzero, il numero 385 ( settembre-ottobre 2005) de “l’industria delle costruzioni” arriva finalmente nelle librerie. Interamente dedicato all’architettura Svizzera contemporanea, è curato dal sottoscritto con la preziosa e paziente collaborazione di Cecilia Anselmi.

l'industria delle costruzioni:: La rivista tecnica dell'ANCE da gennaio 2002 ha cambiato veste. Si e' rinnovata sia nel progetto grafico che nei contenuti, attraverso un piano editoriale piu' organico e mirato a offrire, una visione completa delle architetture contemporanee e delle grandi opere realizzate in Italia e nel mondo. Un aggiornamento costante affrontato attraverso numeri monografici, con approfondimenti dei temi di ricerca curati da esperti. Direttore Giuseppe Nannerini, capo redattore Domizia Mandolesi
La rivista è in vendita presso le seguenti librerie
:.. Torino: Celid; Milano: l’Archivolto; Genova: Punto di vista; Venezia: Cluva; Roma: Dei, Kappa; Pescara: Libreria dell’università; Napoli: Clean; Cosenza: Domus Universitaria; Palermo: Libreria Dante

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