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Novels

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Novels / case n°3

Francesca Patrizi :... diario angolano / prima parte / seconda parte

 

 

Francesca Patrizi :... Roma 25 luglio 1972. Sono partita per l'Angola un anno fa circa per seguire lo stato di avanzamento per la costruzione di una scuola. E stata una breve esperienza, ma dura...Buona lettura.

 

22 Gennaio 2004 Volo Roma- Lisbona

Il giorno della partenza è arrivato. Con ampio anticipo ci avviamo all'aeroporto, mamma ed io, con bagaglio scamuffo che come dice lei c'è chi non se lo fa bastare per un fine settimana. Tram, stazione di Trastevere, trenino, aeroporto. Tutto molto rapido ed efficiente con una giornata fredda secca e luminosa. L'avresti detto tu al vicino di sedia che forse stava andando a giocarsi qualche spicciolo ai cavalli che io ero li lì per andare in Africa?
Fiumicino aeroporto, prima colazione con cappuccino cornetto e magone. In gola una palla di qualcosa che non si scioglie, e mi tende. Il momento dei saluti si avvicina e devo allontanarmi per nascondere qualche lacrima di spavento.

Lisbona: Café a Brasileira

E' ancora tremendamente casa. Fa caldo che sembra primavera. La città la riconosco anche se è più popolata dell'Agosto 2002. Accogliente avrei così voglia di restare qui. Invece devo scendere al Sud del mondo. In ogni caso questo posto vale la pena di essere vissuto, per certe cose un po' rimasto agli anni 70, c'è un'arietta stupenda.

 

 

Lisbona: Aeroporto

Seduta all'Astrolabio cafeteria di fronte a bambina margherita con mamma e nonna che accompagnano papà marito figlio che andrà a Luanda anche lui. Una birretta mi tiene compagnia e mi alleggerisce. Signora discute con nuora in portoghese stretto. E' arrabbiatissima ma la giovane risponde, molto più calma, la mia casa è aperta a tutti ma nonna prosegue inghiottendo parole su parole, ma è di un'altra generazione e vuole ottenere il punto. Questa non la capisco, parla proprio una strana lingua e le mie 19 lezioni di portoghese facile non mi assistono. Nonna ha un anello che sbrilluccica con sopra una finta perla così vecchia che si deve essere staccata la pellicola che la rendeva simil preziosa. Ora è bianca scrostata, ma denota un passato di classe. Anche la sua super acconciatura di capelli neri tintissimi e rossetto rosa caramella alla fragola con consistenza cementizia. La mamma ha tirato fuori un super cellulare con telecamera e suoneria futuristica…eccolo, arriva papà, carino, giovane, acchiappa la cucciola piagnucolona e va. Ha una borsa che racconta che forse lavora per qualcosa di farmacia.

Io come Berlusconi, un mese fuori, lui per beauty farm io per beauty anima.

Il giovane lavora effettivamente per una casa farmaceutica. E' stato a Firenze, Palazzo Spinelli, quando da giovane voleva fare il restauratore-doratore e tra le cose che ha visto dice che Napoli…ha assistito ad un inseguimento con pallottole cattivi e polizia. Pericolo..
Quella era effettivamente sua nonna, che se ne torna a casa a piedi. Capito, ce l'hai tu una nonna che ti accompagna all'aeroporto prima della tua partenza e poi torna a casa a piedi, Fiumicino Magliana alla meglio?
Il giovane farà il viaggio con me, mi fa piacere. Ora li saluto, la coppia portoghese, per i loro ultimi saluti.
Voglio molto più bene a tutti ora che mi sento povera e sperduta.
Gustav(u) si chiama il tipo. E' stato molto gentile e non è detto che non mi accompagni all'uscita dell'aeroporto a Luanda, compito duro. I racconti sono assolutamente krudi. Dakar? L'Europa in confronto.
Corruzione. Impossibilità di muoversi all'interno della città senza uno chauffeur, non esiste a parer suo, un posto peggiore in tutto il mondo. Zanzare malariche? Spruzzati ovunque di Autan, in camera, sul letto ovunque. Corruzione? Comincia quando scendi dall'aereo, al controllo passaporti che ti controllano le vaccinazioni e se ti fanno storie basta cacciare 10$ e tutto fila liscio. I Taxi? Non esistono. Non c'è modo di muoverti fino alla città se non a piedi… e le sue descrizione macabre continuano…lui verrà prelevato da qualcuno in qualche modo legato alla polizia, percui lo lasceranno passare, nella sua valigiabagaglioamano è pieno di banconote dollari americani.
G. mi ha pure offerto la cena al Mc Donald dell'aeroporto, dice magna magna che quello che ti danno in volo lo lascerei perdere e da ora in poi scordati la prelibatezza di queste schifosissime patatine congelate e affogate in olio di macchina bollente.
Il primo lungo giorno stenta a finire e ancora non sono che all'aperitivo…
In più, guardandomi allo specchio, ho proprio l'aria di una pupa. Chissà cosa penserà la gente di questo velivolo quando mi scruta, faccetta pallida. Il mio grasso vicino portoghese mi ha regalato le due caramelle che ha rubato all'inserviente. Cucciola, avrà pensato, perché questa punizione. Infatti la popolazione del velivolo è perlopiù nera e comunque giovani in viaggio di turismo non ci sono, solo famiglie e uomini maschi d'affari.

La paura
Non c'è seduta psicanalitica che regga il confronto! Tutto appare in vividi fotogrammi. Le tue scelte rimesse in discussione, le tue sicurezze sgretolate, i tuoi affetti amplificati a mille. Come se avessi sottovalutato la tua forza, come se la curiosità e la fame di avventura fossero state inghiottite da un mostro contaminante. Ma non esageriamo vero? Lo stuart mi ha chiesto se veramente volevo bere solo acqua, è…ubriacona che non sei altro….e quasi quasi un'altra birra ma poi troppa pipì e i bagni qui mica sono come quelli delle navi greche, con carta igienica sempre disponibile…
Tutto questo scrivere perché è l'inizio, spero non sia sempre così. Che il tempo mi passi in un fulmine…eppure……..


Antonio Lobo Antunes


Tabucchi lo definisce uno dei maggiori scrittori contemporanei. Le sue memorie dell'Angola? In culo al mondo si intitola. Che devo fare? Vorrei rinchiudermi in una tana di sogni, di rose regalate e di sguardi dolci, di tutto quel mondo carino che mi sta accanto e dimenticare l'orrore che mi sto disegnando.

 

 

 

23 Gennaio 2004 Luanda

La notte non riesco a prender sonno. Oggi ho ingurgitato il secondo postiglione di Lariam che mi fa aggrovigliare i pensieri.
Vedo i primi colori rosso viola di alba africana. Chissà dove siamo. Forse il Mali o forse ancor più giù.
Alle prime luci dell'alba cominciamo la discesa. Il mare, quanto mare, le fiamme delle piattaforme petrolifere sulla costa e tanti cubetti di fango sparpagliati su una terra rossa con lamiere come tetti e grossi pietroni per impedire che prendano il volo. Poche strade asfaltate, le principali. Il resto sono tutti sentieri, quel che resta tra un cubo e l'altro. Omini già svegli, è solo l'alba, che camminano. Il mostro di ferro con le ali si fa strada tra un cubo e l'altro e atterra.
Era tutta una grande burla. Nessuna corruzione all'aeroporto ma solo una fila educata. Il bagaglio è andato liscio perché dall'alto dei miei quasi 32 anni mi sono sentita dire "lascia passare a minina" e fuori c'era Suor Svonka a prendermi. Ore sei dell'alba, era già sudata e in attività da almeno un paio d'ore. Svonka che donna! Un gigante dal peso indefinito, polacca che parla perfettamente l'italiano e il portoghese, con la sua divisa celeste e il suo fuoristrada sgangherato pieno di fango. Tante suorine mi danno il benvenuto, giorno di grandi partenza oggi, qualcuna di loro andrà in Mozambico. Strada per la città. Siamo già in città. C'è già traffico. La gente è riversata per le strade nella speranza di svoltare almeno la giornata. Storpi che chiedono elemosina, donne, tante giovani donne con bebè arrotolato su un panno colorato sulla schiena e cesta sulla testa vendono quello che possono: pane tanto pane, banane iper mature, pesce secco e anche coni gelato, il gelato sta in un catino di plastica colorato che si trascinano dietro, insieme al bambino e ai coni. Tanti militari, con occhiali da sole e mimetiche foderate da grossi pistoloni si fanno lustrare le scarpe nere dai milioni di bambini volenterosi. Odori acri di mondezza, non molto diversi da Dehli. Prima colazione a casa delle suore che hanno preparato un bel bolo di mille creme colorate. Conosco la belga arrivata qui da una settimana e vuole restarci sei mesi. Insegnerà matematica una volta imparata la lingua. E' bianca come un foglio di carta e la sua valigia è smarrita, chissà dove nel mondo. Quanto coraggio.
Uffici della cooperazione italiana: il dott. Cibò mi aspetta per darmi il benvenuto e forse per capire che ci sono venuta a fare io qua. Come introduzione parliamo di Maria Cristina, che stava in Angola da due anni, le hanno sparato ieri per rubarle la macchina sulla quale si spostava, con chauffeur che si è messo a litigare e hop, parte il colpo …benvenuta frances…take care

Aeroporto di Luanda. Voli nazionali

Check-in ore 11. Partenza ore 15. Non si capisce. Sala d'attesa con svariati schermi TV accesi ma senza audio. Io guardo quelli che mi stanno di fronte, mentre tutti gli altri, occhi bianchi su sfondo nero, sono fissi sul tivvucolor sopra la mia testa. E' solo dopo mezz'ora che lancio un'occhiata e mi accorgo che sulla mia testa ci sono moto da neve. Mentre io di fronte vedevo pesci esotici gli altri si perdevano sullo schermo bianco di neve…questi la neve non l'hanno mai vista e forse mai la vedranno. Un tipo si accende una sigaretta e comincia a calargli un liquido tipo lacrima da un occhio solo, e qualcos'altro dal naso. Non deve stare troppo in forma. Accanto a me si è da poco seduto un grasso bianco ben vestito che prima contava il gruzzoletto di banconote… e mentre loro sognano di toccarla la neve, io sogno una doccia e un po' di riposo. Sono più di 24 ore che volo. Qui è estate. Il cielo non si vede però. E' coperto da una nube fittissima di nuvole bianche. Macchine nuove di qualità presto ridotte a pezzi. Stamattina ho visto svariate persone lavare la macchina. Cibò dice che a Benguela ci sono i leoni e che verrà a vederli. Svonka dice che tutte le strade di B. sono minate. Oggi abbiamo percorso avenida Lenin, qui accanto busta con scritto avenida Madagascar e in TV Operaçao Trionfo

Che bello però, questa è proprio Africa! Una macchinina bianca e rossa con elica che faceva gran rumore. Due i piloti, anzi uno e l'altro apprendista aiutante. Incollato al retro del parasole, la dove di solito si mettono i biglietti dell'autostrada, un foglietto con le istruzioni per il volo "Tasking before take off" Namo Bene!!
Per fortuna però, il guidatore con occhiali Ray-Ban marcati ovunque sembra molto Top Gun e mi da fiducia. Il volo va rapido liscio e senza inconvenienti. A questo punto però sono proprio esausta, con poche ore di sonno all'attivo. Mi viene a prender Suor Lorella, con mini croce e senza divisa, bronzada e con toyotone bianco con scritto missao catolica.
Anche qua sembra non esserci niente, neanche un monumento storico, nulla che possa far distinguere Benguela da Luanda. Si respira però un'aria più calma, meno caotica, meno militari, meno armi. E' pieno di moto yamaha, quelle che piacciono a me. E' pieno di gente per la strada, dove vuoi che siano. Arriviamo al centro laura vicuna che è nuovo di zecca, grande e colorato (milioni di poster della madonna e di don bosco su sfondi fosforescenti). La cosa buffa è che per arrivare veramente conti gli alberi: terzo a sinistra,quinto a destra, quel che resta della macchina bruciata e hop, recinto.
In vari momenti della giornata vedi bambini che si arrampicano sul muretto che divide il luogo delle suore dal resto delle baracche e sognano. Sognano di entrare per andare in fondo, dove ci sono le altalene, nei tubi cavi di cemento per nascondersi…

La sera, quando va via il sole, è buio. C'è la luce del generatore e i bambini si avvicinano per giocare. Di solito la sera giocano solo quando c'è luna piena.

Conosco le giovani laurite, tipo scout per femmine, che seguono i "precetti" di L.Vicuna che ha tutta una storia di santità per salvare la madre peccaminosa che vive con un altro uomo dopo esser rimasta vedova…in questo w.e. a Benguela si riuniranno cento bambine provenienti da diverse parti dell'Angola per festeggiare la nascita di Laura.


Delle piccole presenti subito spiccano Francisca e Domingas, sveglissime. Ballano, cantano e muovono i fianchi come delle ballerine prodigio. Eccole che cantano in cerchio attirando i bambini delle capanne vicine.

Attenti agli scorpioni che l'altro giorno la moglie di… è andata in coma e poverina…aveva un figlio di soli tre mesi.
La mattina, suor Maria di Torino mi parla di Kalulu, 1500 m, in montagna. Il viaggio va fatto in macchina, in aereo non vedi nulla. Mi piacerebbe andare anche là ma come? Non credo esistano autobus o corriere.
Qua si parla spesso di morte. Tina, suo fratello ucciso dall'UNITA di fronte ai suoi occhi e lei all'anca. Ha un piede che non poggia più bene. Malaria che è l'unica cosa che va presa veramente sul serio.
Storie di racconti angolani. Unita e partito marxista al potere. Oggi ancora censura. Non libertà di culto unita uccideva tutti quelli che lavoravano per il governo. I maestri di scuola erano i capo villaggi.
Hanno diritto al voto solo quelli iscritti nelle liste di "censimento". Se prima delle elezioni l'Unita sapeva che quel villaggio avrebbe votato contro si impadronisce delle liste e le brucia. Si perdono dunque tutti i dati (nascite) di un villaggio, quanti sono, quando sei nato…..a Luanda ricordo di aver incontrato un ragazzo che vendeva penne e aveva il cartellino di don bosco. Anche per la polizia locale quella è una specie di carta di identità che assicura che tu non sei un gatinos (ladruncolo)

Cielo nero di notte. Non blu
Non c'è corrente fuori dal centro.
Dentro il recinto del centro un uomo cammina, con due fucili, mattina e sera. Sorveglianza.
Tutto è controllato. Fuori che c'è. Non so.
Racconti di quando c'era la guerra. Non potevi avere neanche un materasso. Lo davi ai preti perché quando arrivava l'unita bisognava scappare e il materasso?
Oggi la gente può girare ma spesso non ha casa, mobili, letto…ma cellulare avvolte si…aiuto.
Case fatte di terra seccata al sole. Se piove troppo si gonfia e al primo sole scoppia. Sono solo tanti pollai. Chissà se cambierà.
Odette ,17 anni, mi chiede di mangiare con lei e le sue amiche. Un po' schifate perché il sugo del pollo è troppo grasso e la linea… lei ha 13 fratelli, ma li ha dovuti contare per saperlo, non era automatico. E quando io le ho detto 31 anni, quanti figli? Nessuno. Come la mettiamo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lunedì 26 gennaio 2004

Saida da minina.


Alle 5 A.M. parte il generatore che affaccia sulla mia stanza. Non c'è verso di far finta di niente. Alzati Francesca e scatta nelle cucine ad aiutare. Ci sono 300 panini da preparare. Fuori è buio. Si capisce da dove sorgerà ma oltre quella del generatore luce non ve n'è (nao è?). qui si vive con il sole. Non fai come ti pare come da noi che stai in piedi tutta la notte e dormi col sole…
…Arrivo alle cucine dove c'è un odore nauseabondo per l'ora, di wurstel in padella. Panini da imburrare o piuttosto immargarinare. La mantega è in un sacchetto giallo da spremere tipo dentifricio e poi, una passata sul pane e hop…

Non t'allargare dice Irma Elsa, ne basta una sfiorata


Isterismi, mancano 100 panini, li avevi contati no? Aiuto cuoca di 17 anni. Non è che passano inosservati 100 panini…..
Sempre più carine Domingas e Francisca. Piene di vita e allegria, e non hanno niente qualche straccio e un po' di trecce..


Questo probabilmente è il primo ritiro che ha permesso a tante fanciulle di uscire dal proprio villaggio. Storie di bambine che non conoscevano la spiaggia che sta a 10 km dalla loro capanna.. ieri a Baia Azul i giovani "fornicavano": in una casa relitto, musica, birra, sigarette..e io tanto irma perché bianca mi sentivo tanto una di loro, dei fornicatori ovviamente.

Culture diverse: avevo pensato che il bikini potesse non essere conveniente…a questi delle tette non frega niente ma però….tutte, dalle più piccole alle grandi, avevo gli occhi puntati sulla "scollatura" inguinale del mio costume intero.Tutte erano col pantaloncino da ciclista e io svergognata…e pensare che poi, quando ballano non fanno altro che sottolinearlo quel bacino, proprio come ogni donna europea vorrebbe saper fare. Questa è proprio la prima cosa che imparano, ballare, cantare, musica.
Notizie di Maria Cristina, volontaria del VIS a Luanda a cui hanno sparato. Beccata sotto la clavicola non ha bucato né polmone né altro. Aspettano stia meglio per rimpatriarla.

 

 

Martedì 27 Gennaio 2004

Il 6 Febbraio andremo a Luanda. Prima ridisegnare planimetria e panederia e poi progetto per la casa di Luanda. Fatemi lavorà. Ora però, dopo qualche misura presa con Vasco, non posso ridisegnare se non appiccia il generatore.

Angla. La guerra
Sawimbi: UNITA- neo maoista
MPLA: partito marxista al governo
I portoghesi sconfitti hanno lasciato tutto il potere a MPLA
Unita ha cominciato la guerriglia andando a conquistare tutti i villaggi. Entrava, saccheggiava, uccideva. Controllava l'interno, dove ci sono i diamanti e MPLA il petrolio, la costa. C'è stato un momento in cui gli Stati Uniti appoggiavano contemporaneamente Sawimbi e Dos Santos, le due fazioni per farsi la guerra. Qui A benguela dicono i nostri e parlano dell'Unita.
Ieri al TG, Tutti i medici devono essere iscritti ad un albo, clamore. Il governo fisserà i prezzi fissi per le derrate in tutta l'angola. Siamo proprio alla lezione numero uno di economia. Pubblicità: due che fanno all'amore, ma guarda che qui ci sono tanti malati, poni a camisinia.
Giornata inizia alle sei e finisce alle sei massimo. Poi staccano il grande motore che affaccia nella ia stanza. Ora forse saranno le dieci e sono già sveglia da quattro ore.
Qua gli danno i materiali per costuire le aule in eternit, amianto. E dicono pure che forse ci scappa qualche pollo vietnamita, che tutta le merce scaduta del mondo arriva qui, in kulo al mondo.

Ho dato un po' di antiruggine al container. A me sarebbe piaciuto lasciarlo così, con tutte le tracce del suo lungo viaggio, le ammaccature, gli indirizzi dipinti e le targhe cromate. Invece no, sarà dipinto perché la salsedine corrode. Mentre dipingevo dovevi vedere come mi guardava il Segunda, attratto dalla mia eleganza nel passare il pennello su e giù fino creare uno strato uniforme. La suora s'incazza con S. mentre l'architetto dipinge.

Ieri sono uscita ed ho finalmente visto Benguela city. Il tempo effettivamente è relativo. Avremo passato almeno un'ora o più al negozio di vernici con Lazzaro che veniva e andava via. Appariva e scompariva. Per i soldi? Maneggiava banconote con stampati i dollari americani e altra carta moneta locale. Poi andiamo a vedere quanto sta il Quanza per la strada, non in banca. Sicché si avvia in una strada sempre dentro grande fuoristrada bianco toyota dove viene assalita da vari giovani con in mano una fascia di banconote spessa almeno 10 cm. Irma, Irma, tutti la conoscevano la suora italiana che cambia i dollari al nero . " Perché perdere 50 Quanza con la banca" . Il prezzo del dollaro è sceso molto. Non circola danaro dicono, la gente cambia poco e il quanza è salito.
Un momento questo in cui il paese sta cercando di rimettersi in piedi, a caro prezzo. Al TG uno svedese ing dell'elettricità diceva che tutti hanno diritto all'energia, i privati pure.
Per la strada le donne con bacinella in testa vendendo banane manghi… e gli uomini caricatori di batterie per il cellulare…mah! Ci sono edifici portoghesi molto belli. Ci sono pure palazzoni anni '70 dice in stile cubano Lorella..
E' forte si quando vedi il trattore che lavora la sabbia per la costruzione di un futuro ponte sul fiume e tutti i bambini che giocano e poco gli interessa al braccio levante se raccatta bimbi insieme a sabbia, è forte si quando vedi per la strada un culo che caga giallo e tante bambine già incinte al 2° o 3° figlio. Si comincia a 15 anni, un'occhiata, una scopata e via, figli.
Sono aperte le iscrizioni alla scuola. Fila di fronte alla direzione. Certe classi sono già talmente piene che sono obbligate a chiuderle e la mamma che arriva tardi che già l'anno scorso stava qui, si frega. E pensare che fanno pure corsi serali, di alfabetizzazione perché la gente che sta al 2° livello non sempre sa leggere. Molti abbandonano. Che durante l'anno non ci scappa una gravidanza? 15 anni, una pancia, un lui che va a lavorare e hop, lascio la scuola.

 

 

 

 

Mercoledì 28 Gennaio 2004

Iuhu!!!oggi birra. Se solo aveste visto che cosa c'era dentro.

Giovedì 29 Gennaio 2004

Disegnato e ammirato il progetto realizzato della scuola è proprio bello, riuso, autocostruzione, aule all'aperto.

" A Benguela ci sono le banane più buone di tutta l'Africa" dice suor Giovanna. Con rispetto parlando dico io.

Vorrei parlare con Marco Paolini. Dirgli che qui ci sono milioni di storie da raccontare, di quelle che ti fanno venire la pelle d'oca per quanto sono crudeli e ingiuste.


FAA: forze armate angolane


Durante la guerra, fino ad un anno fa, al mercato trovavi solo scatolette FAA con scritto su che la vendita era vietata. Ma tanto altro non c'era. Ed era sotto gli occhi di tutti. Poi, finita la guerra, sono scomparse le scatolette Faa. Avranno fatto appalti e per la carne ha vinto INTERINA (Montana) e per quasi tutto il resto, Parmalat con biscotti fatti in Venezuela. Grande Calisto- aggiotaggio. Qua pare sia normale dire che gli scarti del mondo vengono spediti e distribuiti. Galletti pollastri vietnamiti sono già in viaggio, le mucche sono venute qui ad impazzire definitivamente.
Ieri altro giorno di immatricolazione. Pare che Antonio sia venuto. 28 anni forse 26, lavora come operaio per la scuola. Vita sregolata. Pare beva e si droghi (che droghe chiedo io, pare ci siano strane piante e perché no anche sigarette di marianna) NAMO BENE. E quando chiedi ad Antonio quanti figli ha sotterrato, 4 risponde, 28 anni, 5 figli, 4 morti. L'ultimo vive coi nonni, sola speranza di farlo sopravvivere.
Storia di Alberto. Lui non può avere figli, è colpa di lui, non certo di lei. Si vede da come cammina dice S. Giovanna ma poi si corregge, anche il fratello di A. non può avere figli. Forse colpa degli orecchioni. Rendono sterili dicono quaggiù. Non sapevo. Entao A. ha una moglie, una bella donna. La storia è che lui l'ha salvata. Lei era ferita gravemente quando è passata l'UNITA nel suo villaggio e lui si è preso cura di lei e poi si sono sposati.
AIDS. Qui la chiamano la malattia della pace. L'equazione è facile: in tempi di guerra non se ne parlava. Ora sì. Campagne nelle scuole per uso della camisinia. Ma il livello di promiscuità è alto. Pare che la bambine intorno ai 10 anni abbiano la loro prima esperienza sessuale, con il padre, uno zio, o l'uomo più vicino alla famiglia, ed è normale. E in più sono talmente poco resistenti dentro (malnutrizione, igiene) che muoiono al primo stradio della malattia. E poi, siccome non fanno il test, le persone muoiono e neanche sanno di cosa. A Kubal c'è un ospedale di suore che curano i malati di tubercolosi. Hanno poi scoperto che il 40 % dei pazienti era sieropositivo.

Malattia della pace!


E poi qui a B. ci sono tanti militari. Basta un giro in moto dietro di loro, la promessa di una maglietta e ecco, facciamo quello che vuoi.
Ieri S. Margarina mi ha raccontato di quando si è mangiata il cobra. Carne bianca, saporita. Ha delle strane spine ma senti che non è pesce.
Oggi sono uscita. Sono andata in città. Stretta allo stomaco. Non saprei dire se era un po' di nausea da macchina (che non ho mai sofferto) oppure lo spettacolo angoscioso. Mondezza ovunque, donne che con uno scopino di rami secchi tolgono la "polvere" dalle strade, tutto fatiscente e donne ramazzano le strade. L'unica cosa a cui sembrano tenere sono le moto e le bici quando ce le hanno.
Le suore dicono che loro riescono a capire quando un negro arrossisce, quando è abbronzato e quando ha una brutta cera…MAH!
All'ufficio postale ho comprato tutte le cartoline che avevano:5. Due dei leoni, una di un leopardo,una dell'animale tipico di qui e una dei fiori. Sembrano fotografie degli anni '70, un po' sbiadite, ingiallite. Pare che è da poco che ci sono, le cartoline. Prima bisognava andare nella capitale. Sono già affrancate e valgano per tutto il mondo, spedirla a Luanda, in Europa o alle Fiji. Strano. L'ufficio postale aveva un certo fascino. Decadente ma di qualità, il bancone in legno con appositi scomparti per scrivere e divisori in vetro. E poi la farmacia. Bel pavimento, bancone in pietra e tutto il resto erano dei mobiletti in formica lilla, espositori con qualche boccetta qua e là ma non sembrava molto fornita.
Fuori non ho ancora fatto fotografie. Prima devo digerire e poi capire se ho il fegato. Siamo andate al mercato oggi.

Funziona così, che tu vedi una serie di teli a fare ombra, dei viottoli di terra e tanta monnezza tra un viottolo e l'altro. Gente che, come si vede bene in TV da noi, raccatta monnezza per mangiarsela e ci incamminiamo col toyotone. I Banchi per l'esposizione delle preziose merci sono mattoni di terra, quelli con cui fanno le case (che scoppiano con l'acqua) e vendono un po' di tutto : scarpe vecchie, magliette coloratissime, pile cinesi, carbone per far il fuoco, bibite alcoliche bianche a base di miglio, radici e altre foglie secche per le magie…e poi pesci, sicuramente freschi. Ne abbiamo comprati 15, per gli operai, che abbiamo infilato in una busta nera con stampato il calendario 2003. la svolta per la giovane donna proprietaria dei pesci. Oggi già si torna a casa. Io non avrei comprato proprio niente lì. Sono forse troppo schifiltosa, ma come fanno questi tutti. Vabbè aiutare la gente ma qui è una monnezza. Ovviamente non vi dico che nel grosso canale in cemento fatto dai portoghesi dove scolano le fogne della città (per quelle fortunate case che hanno l'allaccio) era pieno di giovani intenti a lavare le moto e bambini che sguazzavano tra gli stronzi…quando a pochi metri c'è il mare.
Tra gli operai ce n'è uno che ogni sera prima di andar via si fa un super bagno con l'acqua che c'è qui e visto che c'è lava pure la bici.

 

 

Venerdi 30 Gennaio 2004

Una settimana fa il mio aereo atterrava su di una distesa di fango con mucchietti di cubetti sparpagliati. Era l'alba, l'alba di una nuova era indietro nel tempo. Ieri S. Lorella mi ha portata in un posto…balletti e canzoni a suon di samba brasiliana e poi dom boscu. Tutta una coreografia, un roteare di anche e fianchi e sotto musica di chiesa. Se invece di samba mistica ci fosse stata un dance hit …braccia scatenate su busti in giubilo. Ma loro sono contenti così. Anzi, quella che viene data loro, come animatori, è una grande opportunità per fare qualcosa. Prima siamo andate alla parrocchia, tetto con dentro i banchi e milioni di anime nere che cantavano a lume di candela. Un coro accompagnato da battito di mani, con mani e mani sui tamburi e piedi trascinati al suolo per dare quella giusta melodia. Ce l'hanno proprio dentro la musica. Io mi sono seduta, nella fila sbagliata ovviamente, tra i maschi, ma era troppo buio e tutti erano scuri per rendermene conto. Il coro di voci era sensazionale, Umbundu, Kimbundu, poco portoghese. Sicuro parlavano di anima di luce e di speranza..da registrare se uno avesse gli strumenti.


Bello anche andare in giro di notte e vedere tanti lumini, banchetti che chissà cosa vendono illuminati solo da candeline.
Oggi ho fatto un bel giro. Siamo andate un po' fuori città in una zona piena di acqua: piante di tutti i verdi, frutti, fiori..siamo andate nella fazenda di un ex colono che ha mille piante nelle sue proprietà e le vende al pubblico. Rose di porcellana, manga, avocadi, frutto del baobab (col quale si fa il gelato), pinia. A proposito di gelato, andiamo anche noi a prenderlo. Finalmente sono arrivati pure qua dicono. Così si va alla panetteria, "guarda..con l'insegna tutta nuova" e olà, giù di gelato. Pare che il giorno di natale le suore si siano fatte 60 km in macchina per arrivare fino a Lobito, la città vicina, per cercare un gelato. Ma nulla.

(continua)

 

Francesca Patrizi :... diario angolano / seconda parte posted July 4, 2005

 

Domenica 1 Febbraio


Come è andato il seguito…Anche nella lettura di Mc. Ewan mi è salita la nausea. In piena chiacchiera ho sentito sudori freddi e mi è venuto da piangere…poi nausea…Pare i tipici sintomi da paludismo. Se domani sto ancora così andiamo a fare la goccia spessa. Il paludismo ti attacca quando sei debole. Capito? Pensa un po', Lariam, maniche lunghe, Autan, e malgrado tutto… oggi ho pure proposto di tornare in Italia. Se la depressione non smette farò di tutto per tornare. Per ora posso solo continuare a fare il conto alla rovescia e sperare che sia solo tensione accumulata. Mancano 21 giorni, tre settimane piene, un'infinità.

 


Lunedì 2 Febbraio

Stamattina sono andata alla clinica Sao Felipe a fare la gota spessa. Tra poco dovrebbe essere pronto il risultato. Io non ho febbre ma ancora nausea e voglia di andar via. E' da questa notte che piove. Non riuscivo a dormire e pensavo alle case di fango che si sgretoleranno. Pare che questa pioggia sia troppo leggera per causare veri danni comunque bene non gli fa. Nello stesso tempo in cui scrivo il vescovo di Benguela sta celebrando la messa sotto la tettoia. E' la festa dei religiosi credo di aver capito. Certo, una al minuto, i 100 anni di Laura Vicuna, la festa di Don Bosco, e la festa di tutti i religiosi.
L'umore è triste come questa pioggia che scende e porta inevitabilmente con se moltiplicazioni di malattie e infezioni.
Ho addirittura paura di aprire mail, di ricevere telefonate, commuovermi.
Ho la lacrima facile. Molto più del solito. Leggere mi nausea.



Da lontano, oltre la pioggia, arrivano i canti delle religiose.
Sono le donne che animano la messa con le loro voci e le loro moine. I maschi scaldano i bonghi al fuoco.
Ore 14.
Sento il carro di S. Lorella tornare dalla clinica con il risultato. Ma non viene qui, va prima da S. Giovanna. Le vedo. Parlottano da lontano. AHI. Infatti tornano: falciparum 1 per campo.
Almeno ora piango e so perché. Bello. Non devo giustificare a nessuno.
PALUDISMO
Il paludismo accentua il tuo lato debole:la depressione. Sa tutto. Medico cubano che mi ha fatto la visita
- Età ? 31 anni
- figli ? nessuno
- aborti ? nessuno
SEI UN CASO RARO!!
Non saranno queste nausee qualcos'altro?
Mi stanno mettendo una certa fretta di far figli.

Fra 5 giorni devo rifare la goccia spessa. Chissà se salta la gita a Cubal! Chissà se salta Luanda! Certo è che Navigantes è la periferia povera della seconda città dell'Angola. forse rimarrò qua per vedere le case di fango scoppiare al sole. La loro terra non è buona, troppo argillosa e neanche paglia né ramoscelli per sostenere un po'.

 


Martedi 3 Febbraio

Storia realmente accaduta nelle campagne vicino a Bogotà, Colombia
Domani si mangia tacchino e siccome la carne del tacchino non sa di niente, imbuto, giù vino nel gargarozzo del pennuto, laccetto intorno al collo e comincia la corsa per che il sangue alcolico vada bene in circolo e poi lo si mata.

 


Mercoledi 4 Febbraio

Oggi rosario. Prima una poi l'altra, poi cantato e poi pensato. Dopo domani due sorelle andranno a Luanda. Per me malarica ancora non è il caso. Elsa si trasferisce a Kakuaco. Sale di grado. Dunque sta facendo i preparativi e siccome questo….si è fatta tagliare i capelli da Margarina. Un taglio un po' alla Cesare Cremonini, corti ovunque con la frangia lunga, quel che esce dal velo.

Sto guarendo. Ieri e l'altro veramente pensavo di impazzire. Mi dicevo ecco, questo l'incidente che cambierà definitivamente il tuo equilibrio tanto rigidamente conquistato. Sembravo una foglia di carta velina spaventata, in preda a mille pensieri di fuga lontano da qui. E' vero che non è proprio una botta di vita questo convento casual però anche Luanda non deve essere facile. Oggi fa caldo. Sudo.
Tra un po' spengeranno questo generatore che mi trapana la testa. Ho fatto i calcoli, stato di avanzamento quasi concluso. Sono debole. E verde. Col sole che c'è fuori.
Baci a voi e vi voglio bene.
Da fotografare, su un palazzo SAN CITY.

 

Giovedi 5 Febbraio

Mi sento debole. Dicono che ho bisogno di molto riposo per togliere il bisciniu dal sangue. Oggi è venuta a trovarmi Domingas, grande Do.

Quanti anni hai? 10
Quando è il tuo compleanno? Non so
I genitori iscrivono i figli a scuola e non sanno dirti l'età. Ti parlano del grano che era già maturo e mi arrivava ai fianchi…
Il cielo di notte è nero nero. Denso. Poi, non ci sono luci. Qualche macchina ogni tanto, qualche piccolo generatore per ascoltare musica di Magda.
I giochi dei bambini. Elastico, singolo non doppio che costa troppo, camera d'aria che insegui o cerchione o altro e giochino coi sassi. Anche quello Magda lo faceva sempre. Insomma fra stai a scappà. Ma che devi fare?
Da fare non ne hai. La scuola è chiusa. Postumi della malaria.
Chissà se Chatwin è mai stato da queste parti. Chissà se diventerai mai un posto super esclusivo come lo stanno lanciando(???)
Forse io sono troppo altro. Forse mi ha preso troppo male.
Domani Elsa partirà per Kakuaco. Festa cena e soprattutto tante preghiere per prima della partenza.
Ora zaffata di merda acida. Ora come a tutte le ore.
Di notte non sempre riesco a dormire. C'è musica a tutte le ore, bestie che scorrazzano nel controsoffitto. Riusciranno ad uscire o imputridiranno i cadaveri tra tetto e eternit?
Ecco, cosa dovrei fare per tutto quest'eternit. Vorrei proporre a Lorella di cambiarlo, di comprare con tutti i soldi che avanzano in costruzione qualcosa di meno nocivo. Ci pensi fra 10 anni quando si parlerà della cooperazione italiana che mette gli scarti del mondo in Africa? E io esperta di costruzioni?

A cena
Racconti di suore italiane coi loro stecchini roteanti che percorrono il lungo denti a tutta velocità. Chi mangia pane con dentro la banana, chi pane con dentro il wafer, chi versa olio giallo chiaro su fettina di mortadella rosa sciocking e fetta di neoprene giallo che chiamano formaggio.
Sta per venir giù tuta l'acqua del mondo. Prima vedevo tuoni e lampi di lontano illuminare i cieli, ora si stanno avvicinando. Li sento. Arriva a grossi scrosci rumorosi. Bel viaggio domani. Proprio non mi sento. Sarebbe stata un' ammazzata.
Prima ho dato DDT a grosse formiche rosse. Pare che pizzichino. Come pure i ragni e scorpioni.
E onde è que moran? Chiese l'infermiera quando le suore portarono un tipo con una evidente reazione alla puntura di un ragno. Pare che il tipo, oltre al ragno, avesse nel sangue tutto un mix diabolico di alcol e droghe varie per cui il veleno dello spider ha trovato alleati tra i globuli multicolore del paziente.

 

Venerdi 6 Febbraio


Rumori mostruosi di MIG sopra le nostre teste. Esercitazioni dicono. Qua sono tutti abituati. La guerra.
Si sono esercitati come pazzi oggi.
Vespri africani.
Oggi pomeriggio, come ieri e come nei prossimi domani, è venuta a farmi visita Domingas con le sue amiche. Sono proprio belle, non c'è che dire. Non hanno quei nasi portaerei. D. che vede cicciobello nero accasciato sulle scatole di cartone e quasi si spaventa e dice che sembra una persona vera. E subito zac, gli mette in braccio un altro pupazzetto. Qua cicciotello ha già un bebè.
Entao era il tramonto. Le bambine-5- facevano collane e le due suore si apprestavano a rosario guardando il sole calare sulla panchina bianca di plastica.
Si vedeva la sagoma di S.Lorella, gamboni infilati in Birkenstock, segno dell'abbronzatura da gonna che seduta si alza perché tirata dai coscioni, nella zona di confine tra la zona bronzea e quella rosa bianca, ciuffetti di peli neri che stanno lì selvaggi dall'ultima ceretta, o la prima, che forse non è mai esistita o forse risale a prima di prendere i voti, quando era nel mondo, come dice Elsa.
Poi, più su, magliettone americano da ex-giocatore di football in pensione con troppo burro di noccioline e grassi saturi nello stomaco. Quando le stiravo, quelle magliette, mi dicevo che quelle taglie XXL stanno bene a pochi. Insomma, la figura dell'esile Margarita che mangia tutto diverso era nascosta da rambo Lorella. Perché M. ha pena per lo spreco. Allora è capace di mangiarsi un pesce rinsecchito rimesso al forno per 5 pasti consecutivi, fino all'ultima spina, non si butta niente. E mentre cantavano ripetendo cento volte le stesse cose, un ave maria, senza il cuore o senza troppa concentrazione, parole su parole, tutte uguali, sempre le stesse, incolonnate. Appena finiva una riattaccava l'altra, l'inizio della precedente, un centro vorticoso…le bambine africane infilavano perline per braccialetti e collane. E guardavano stupefatte le due suore in preghiera. Forse non le avevano mai viste in rosario time. Poi, canzone cantata dell'ave maria. Le crianze la conoscevano questa e si sono messe a cantarla infilandosi negli ave delle irme le quali fiere cantavano più forte, come ad incitare le crianze ad unirsi alla loro preghiera. Era strano lo show.
Poi cinema. Videocassetta e le ceneri di Angela. Mai un raggio di sole in quella vita tormentata di mc court. Ad un certo punto scena forte di Frank che da una sberla alla madre insultandola e mi è uscito: EHU la madonna! Quanto avrò peccato? Spesso mi escono fuori parole sull'inferno e sulla madonna. Come fare a contenermi?
Ho guardato. Qui l'acqua se ne va giù nello scarico in senso antiorario.
Poi ho fatto un giro per Calombutao. Ogni vicolo una pozza d'acqua sudicia purulente verdastra dove si abbeveravano maiali coi loro piccini, pulcini, galline e ahimè anche bambini. I giovani hanno spesso gli occhi rossi.


Sawimbi è stato scovato da quelli del partito di Dos Santos grazie a potenti radar israeliani. Pare lo abbiano accerchiato piano piano e che lui si sia fatto uccidere dai suoi prima di farsi catturare dai nemici. I quali hanno simulato un ritrovamento…
Sawimbi del sud, diamanti
Dos santos del nord, petrolio
Bastava provenire da una regione (anche senza appartenere ad un partito) per essere perseguitati dagli altri.
Mine anti-tank: da brescia
In Tv, le case vicine ai binari saranno abbattute. Immagini di rotaie con capanne a pochi centimetri.
Di fronte all'ingresso Lorella mi ha mostrato dei bozzi di terra.. UNITA è arrivata, sparato e fatto 12 morti. Hanno dovuto loro fare le buche e ricoprirli. Era troppo pericoloso portarli al cimitero. Si poteva solo lasciarli li. Qui accanto ci sono delle belle montagne. Non ci si può andare, le mine.
Oggi c'è una gran bella luna.
Sempre in TV ho visto la pubblicità del carnevale angolano. Sembrava una bella festa brasiliana con carri, musiche e maschere. Quando ho chiesto mi hanno risposto …solo una gran confusione.

 

Domenica 8 Febbraio

Oggi ho ucciso un'altra barata volante enorme. E poi un ragno che era tutte zampe. Gliene ho messa una fuori gioco e si è immobilizzato, poi ha tentato la fuga lo stesso ma ormai era in trappola
C'è stato un tempo negli 80 in cui c'erano 4 eserciti: 1 cubano, 1 sovietico, 1 angolano, 1 sud africano.
Per questo oggi le bambine sull'altalena cantavano un pueblo unido jamas sera vencido…in portoghese.

 

Lunedì 9 Febbraio

Comincia la ripresa, le forze. In fotografia con Domingas mi vedo ancora verde. Poco fa mi ha detto che quando io partirò lei sarà molto triste. E tutti i giorno viene a trovarmi.

Oggi sono uscita dal recinto. Ho comprato le banane al mercato. Da fotografare, soprattutto lo sciame di mosche. Per arrivare al mercato abbiamo attraversato questi crateri. La gente, per costruirsi le case coi mattoni di terra scava dove capita e questi buchi diventano enormi latrine dove i maiali pascolano felici tra pesci marci, monnezza varia e tanti escrementi. Benguela e i suoi abitanti sono famosi per cacare all'aperto, dove capita. Storia di un dottore che dice che a casa sua ci sono 4 bagni ma solo all'aria aperta lui si sente veramente a suo agio.

 

Martedì 10 Febbraio


Prima colazione con Irmao Lopes, brasiliano, simpatico, che mi ha chiesto se voglio un motorino. Lui ha una 125 e recentemente è caduto rompendosi la pleure.HONDA ANDA dicevano i bambini che salivano a bordo (l'honda va) Simpatico, mi piacerebbe parlarci un po', interessante. Anche lui dice Amianto..

 

Mercoledì 11 Febbraio

Oggi sono stata svegliata, alle 5 e 30 dal roboante rumore del generatore. Chissà perché lo azionato così presto. Forse per ascoltare le musichine tipo samba con lo stereo.. la mia pancia fa dei rumori tipo ranocchia, prima e dopo mangiato.
Fra un po' vado dai panettieri.
Prima visita: chi sono cosa vogliono. Odore acre di lievito. Immancabili le mosche. Pulizia lasciava a desiderare. Poi, Irma qui, Irma lì, fornirebbero macchine assistenza, ci conducono, con visita guidata, per i locali dove si producono panini di tutte le forme. Essere sposa di Dio apre tante porte, tutti si trasformano in venditori efficienti e pronti a collaborare con la giusta causa.
L'anno scorso tutto questo sarebbe stato impensabile, comprare delle macchine dal Brasile e portarle in Angola. Oggi tutti i mercati limitrofi e non si aprono verso la potenziale vicina, Namibia, Sud Africa, Brasile..
Farina, acqua, impastatrice, rollo, divisora, tabuleiro, stufa, forno, vendita…Irma trovami un posto a Navigantes per vendere il mio pane, anche un deposito. Io qui alle sei di mattina sono invasa da gente e vorrei smistare i punti vendita…Irma dai, io sono Odette, Ciao.
Certo portarsi l'architetto dall'Italia fa il suo effetto.
Panibon. Anche qui il capo è brasiliano.il centro laura si rifornisce qui. Saliamo verso gli uffici, molto umido. Tutto il caldo dei forni sale. Entriamo nell'ufficio del chefe, tutta boiserie tipo baita svizzera e A.C. a palla. Baffetto non ci degna, dice che le sue macchine non sono quelle che ci servirebbero a noi. Poi, piano piano, Irma qua, Irma là, architetto dall'Italia, baffetto si sbottona e tira fuori depliants con foto e descrizioni, biglietti da visita di fornitori rappresentanti namibiani in Angola. Le stesse macchine che ci avevano proposto prima, MACADAM, qui vengono dalla Namibia invece che dal Brasile.
Mi dicono tutti che il Brasile sta creando rapporti sempre più stretti con l'Angola mentre il vicino Mozambico è più dominio portoghese. Giro per panibom. Uno dei lavoratori aveva un occhio rosso gonfio di qualche infezione che non lo voglio sapere che c'aveva.
Visto che porto bene andiamo dai giovani lavoratori del cuoio che potrebbero un domani tenere delle lezioni al centro. Che puzza di pelle. Bugigattolo In strada un locale di 4x2 con sei ragazzi, ognuno alla propria macchia, a produrre sandali, stereo a palla e tutti con magliette e cappellini gadget di MPLA. Il capo ci porta nel retro a vedere un'altra macchina. Un cortile con un grande albero nel centro, fango purulento, gallo, bambini e altri 3 ragazzi (uno con le gambe mozzate) che tagliano cuoio. Puzza di conceria. Quasi puzza di più di quel tavolo foderato da una pelle di mucca e mille mosche sul quale io gioco a fare collanine.
Irma Maribel non sta bene. Oggi, per distrarsi, si è fatta un super giro, in città, fino in città è arrivata a piedi, sotto il sole del pomeriggio africano. Forse cercava un telefono per chiamare sua madre. Oggi, con un po' di invidia mi ha detto "tu hai quasi finito, no è?"
Comincia a fare sempre più caldo.
Racconto di Irmao Lopes. Un malato di AIDS, tubercolosi e malaria campo coperto. 42 anni pesava 32 kg. Lui si è occupato di portarlo in ospedale. Non riusciva neanche più ad andare in bagno da solo. Qualche ora dopo è tornato a casa del tipo per parlare con la fresca vedova che sorrideva. Era già incinta di un altro uomo.
Storia di una ragazzina che non si è immatricolata a scuola perché era fuori città. Funerale. Di chi? Mia sorella. Avevamo il padre in comune ma lei non lo ha mai conosciuto. E' morta di parto, lei e il bambino. Aveva 17 anni.
Storie di quando le Irme abitavano in città. Tutti i vicini, a tutte le ore del giorno e della notte andavano a bussare chiedendo di essere accompagnate all'ospedale. Loro hanno la macchina. E di quella volta che la donna non ce l'ha fatta ad arrivare all'ospedale, ha partorito sul sedile di dietro.
Storia di quel sedicenne che quando non riesce a vendere abbastanza al mercato si mette gli stracci e si sporca il viso come a diventare un ragazzo di strada. Un po' di scena e alza parecchi soldi.
Vicino al mercato sono passate e passano le ruspe. Mescolano la terra con la monnezza e quasi la seppelliscono. Forse costruiranno. Tra qualche anno tutto sarà diverso.

 

Giovedì 12 Febbraio


Oltre il recinto
Questa mattina al mare. Attraverso il campismo, in origine, luogo di educazione per i pionieri e i loro figli. Dipinti surreali del bambino elettrocutato dalla scossa, disegni di bambini che fanno pipì sull'orinatoio sulla facciate dei bagni, per spiegare l'utilizzo delle diverse apparecchiature presenti, giostre rotte. Baobab con frutti pendenti. Ora è pieno di militari che corrono a suon di fischietto, tutti con tute dal celeste, carta da zucchero, oltremare, ognuna aveva subito un proprio percorso di scolorimento. A suon di fischietto anche tante donne saltellavano, una con in spalla uno zaino giallo di plastica dei teletubbies. Strana disciplina.
E poi barche con marinai a remi e reti. Senza l'ombra di un motore questi gozzi prendono il largo, solo con la forza delle braccia dei potenti maschi, vanno a largo e poi tornano, in poco tempo. Una volta a terra tirano tirano le reti, tutti in fila, facendosi aiutare di chi è li di passaggio. E poi, se la pesca è stata buona, uno sciame di donne con le loro bacinelle di plastica colorate si avvicinano alla riva per accaparrarsi i meglio pezzi da vendere al mercato.


Sono andata con Maribel. Erano come al solito solo le sette. E il suo umore era già nero. Avrebbe potuto esserci qualsiasi cosa dipinta sul suo orizzonte, non andava. Io ormai libera dal Lariam sono quasi sicura che quelle pasticche influenzino non poco l'umore. Ma non c'è verso di dirle di non prenderlo. Quando vieni dall'Europa sei convinto che tutto quello che ti hanno detto sia più giusto dei consigli della nonna locale.
Che fare?
Oggi striscione. Tu che sei artista hanno detto, scrivi questo sul lenzuolone, santità giovanile, studio, pietà allegria e lavoro…da appendere di fronte alle aule. Vabbè.
Camminai fino a non pensare più…Maribel si allena per la prossima maratona africana. Cappellino di cotone, crocetta in legno e gambe in spalla, si va.
Qui bisogna imparare a non avere fretta, con calma.
Le suorine lo hanno confessato. Erano preoccupate per la reazione di panico che ho avuto. Lariam mi ha mandato fuori di testa, come una droga.

 

Venerdì 13 Febbraio

Oggi dovrei andare a ca'ponte, piccolo ponte, grande mercato.
Bambini vendono bustine per surgelare gli alimenti con dentro acqua.
Mucchietti di carbone, tutto nero. Arriviamo nell'angolo delle pozioni magiche. qua, se non sei locale, è meglio che non passi. Omini sono seduti su un trespolo davanti ad una fiamma. Coccetto in porcellana e mischiano. Ti fanno le pozioni. Infatti vicino ci sono radici, rami secchi, zampe di galline, essenze e erbe dalle mille potenzialità. Feticismo molto forte. Ho chiesto alle suore di raccontarmi quello che avevano visto ma si sono rifiutate. Se non vedi non puoi crederci. Tutte le malattie e disgrazie sono imputabili al malocchio e la magia nera come la chiamiamo noi, ti può dare una mano.
Racconti
Il vescovo di Benguela è un gran diplomatico. Andava a parlare con i ribelli che sequestravano preti e suore. La chiesa ha bisogno di loro. Ridateceli. L'unita rapiva i missionari perché nascondevano gente del governo.
In periodo di guerra accadeva che la radio e la tv fossero interrotte e Sawimbi prendeva la parola e traduceva il suo discorso in varie lingue.
I due partiti hanno "ipotecato" le loro ricchezze (diamanti e petrolio) in cambio di armi per farsi la guerra. Una volta finito lo scambio, la guerra è finita. Come a dire che è stata portata avanti da interessi extra angolani, da chi dava loro questo potere.
Ci si muoveva in colonna militare, era l'unico modo per spostarsi all'interno del paese.
L'imboscata. Prima arrivavano i bambini, rapiti dall'Unita nei villaggi. I bambini hanno paura, non si ribellano come i grandi, ubbidiscono e imparano in fretta. I bambini scrutavano, studiavano e poi tornavano nel mato a riferire. Arrivavano dunque i militari, fermavano il convoglio e facevano scappare tutti. Poi le donne si sarebbero occupate di prendere la refurtiva.
Le città erano libere, per un raggio di 8 km dal centro. Il resto era pericolo. Suor Lorella si era avventurata con i bambini sulle colline vicine per raccogliere le pietre da mettere in fondazione e sono stati fermati dai militari, tornate indietro, è pericoloso.. censura. Alcuni attacchi non venivano neanche resi pubblici. Di notte avevi paura, si sentiva sparare.
Ieri mentre guardavo il giornale fotografico del cantiere…racconti di bambini morti, chi per il morso di una cane, chi per la malaria
Maiali e cani. Ma gatti non ce ne sono. Portano male. Di notte si trasformano in uomini e….

 

Sabato 14 Febbraio

Di nuovo le 5 e 40
Non ne posso più di questa attesa che non mi porta via.
Mi manca lo striscione. Che apatia. Il tempo sembra avere i secondi molto più lunghi, i minuti composti da almeno cento secondi e le ore pure. Forse funziona così qui. Le ore passano solo dopo diecimila secondi.
Sono sempre più attenta. Verso le 5 e 39 sento i passetti ciabbattosi che portano una grande mole ad alta velocità, scattante ed efficiente verso la grande macchina da azionare. Rombi, boati e il generatore è acceso.
Io ammetto, mi sono svegliata sorridente ma quando a prima colazione hanno cominciato a tirarmela, no. Il tuo visto dura 30 giorni e tu ne stai 32. sarà sempre valido? E poi è strano che ti abbiano fatto entrare nel paese senza la lettera di invito. Molti dei nostri li hanno rimandati indietro. Metti che non ti facciano più ripartire? Tutto è possibile con le loro faccette goduriose. Quanta rabbia hanno covato dentro per tirarla fuori così acidamente. Megere.
Nel frattempo finirò lo striscione, manco fossi un ultrà che si prepara per il derby.
Oggi è San Valentino. Tutti i telegiornali ne parlano. C'è tutto un business organizzato attorno all'evento che ti domandi… Seconda, l'operaio che lavava la bicicletta tutte le sere mi ha chiesto di andare alla spiaggia con lui. Ha 19 anni. Ma forse preferivo andare a fare un giro nelle parrocchie a conoscere i bambini. Primo capannone. Per arrivarci bisogna fare una strada che…ci siamo impantanate. C'era una scia di fango misto a catrame o residuo di petrolio e escrementi. Una melma collosa nera puzzolente. Suor Giovanna solleva la levetta della trazione anteriore ma niente. Scendiamo dal carro. E dalle stradine vicine si raggruppano uomini donne e bambini incuriositi e pronti a darci una mano. Un duro dice di saper cosa fare, sale al posto di guida e col volante in mano …ci rendiamo conto che voleva solo sentire l'ebbrezza, forse non sapeva neanche guidare. Bisogna prendere dei pezzi solidi, mattoni o altro da mettere sotto le ruote, e intanto siamo col le gambe inghiottite dal blob, schizzi di gel nero ovunque. Poi, per magia, tra una spinta e una accelerata, si riparte. Neanche il tempo di arrivare alla parrocchia che quelli che ci aspettavano già sapevano della nostra disavventura. Dentro, milioni di occhi a fissarci. Canzone di benvenute con battito di mani.
I bambini fanno la catechesi il sabato pomeriggio alle due. Cantano. Molti hanno la congiuntivite. C'è stata un'epidemia a dicembre. Ci guardano come se fossimo venute da lontano. Infatti è proprio così. Quando passi per le strade tutti ti salutano, anche se non ti hanno mai visto. Non esiste il turismo. Non ne hanno visti tanti di bianchi nei villaggi. Chi va a trovarli?

 


Domenica 15 Febbraio


Tra poco vado alla missa das criancas. L'ho promesso a Domingas.
Fa caldissimo. Mezz'ora prima dell'inizio della celebrazione la "chiesa" è già piena di bebè che corrono, si siedono al fresco. E' un capannone senza finestre, con i mattoni forati a far entrare la luce. E dentro si sta freschi. Gli animatori, giovani teen ager, cercano di mantenere l'ordine, di non far diventarlo diventare un luogo per le scorribande tra bambini, vestiti spesso di poca stoffa. Sono allegri, tutti. Hanno gli occhi che ridono, mi si avvicinano e mi guardano, prima con un po' di distanza timore e a poco a poco si lasciano conquistare e sfoderano un sorriso a denti bianchi che disorienta. Barulio, confusione, stanno tutti in intrepida attesa dei canti e della recita. Alcuni giovani vestiti di lenzuoli metteranno in scena un pezzo della bibbia, guidati da Irma Margarida istruttrice teatrale. Arriva Domingas felice di vedere che avevo mantenuto la promessa. La messa dura quasi due ore e alla fine si prega, si prega anche Francesca che tra poco dovrà affrontare un lungo viaggio per tornare a casa. Tutti pregano per me. Per fortuna Do era fuori in quel momento e non ha sentito la notizia. Ma come entra, Anna la sua amica la informa della mia imminente partenza. Buio. Si chiude in un angolo di solitudine e le escono delle lacrime, come se l'avessi tradita. A quel punto tutte le bambine giunte per salutarmi di persona cominciano a prendersi gioco di lei e delle sue lacrime. Non è giusto, non volevo farti del male, Do. Non essere triste, tornerò, tu crescerai e ti rincontrerò. Mi lancio in promesse poco plausibili per tentare di attenuare il suo blues ma non c'è niente da fare. Ormai c'è un muro tra me e lei.

 


Martedì 17
Febbraio


Questi due giorni neanche ho segnato le croci sui giorni…
Sono felice
Quante cose avrò perso di questa esperienza africana. Sono felice però di essere arrivata fino in fondo e rendermi conto di avercela fatta, di aver trovato la forza e di aver capito gli effetti disastrosi del Lariam che mi faceva impazzire.
Ieri siamo tornate a Baia Azul e si che era Azul. Spiaggia deserta, sole acqua, un bello sfogo
.
Oggi secondo giorno di scuola

Anche dopo un lungo appello, le aule stracolme, continuavano ad arrivare, mamme con pance e bambini sulla schiena e altri per la mano, padri con figlie…i piccoli la settimana prossima e i padri delusi..
Gli altri, con la faccia da fetente che chiedono a che ora comincia..questo lo facciamo venire la sera perché fa casino e mena. Meglio non farlo incontrare con i piccoli. E ancora ora, due ore dopo l'apertura, un fiume di bambini e mamme.
Mana francisca. Ricreazione. Emilia domingas e anna sono venute a farmi festa e poi bom biaje.

Rientro nel mondo.
Aereo fino a Luanda con atterraggio improbabile. Faceva lo slalom tra le zanzare piroettando qua e là tra i cubetti di fango.

 

Mercoledì 18 febbraio

Sveglia alle 5. ormai sono allenata. Ero stanchissima quando alle otto sono arrivate le ambasciatrici e ricche signore di Amizade. Caffè, boli, sigarette e via, macchinoni blindati pieni di persone importanti che andavano a vedere i posti miserabili. Prima una farmacia che da medicine quasi gratis. Un contributo minimo per medicinali vitali per i bebé. Quante mamme per quanti bambini malati. Già mi si è stretto il cuore. Poi orfanotrofio poi Cacuaco dove ho avuto il collasso finale. Mi sentivo debolissima. Donne curiose io distrutta. Svonka ride. Devi essere una persona importante se passi dalla casa delle suore alla casa degli ambasciatori
Passaggio radente per il porto, la baraccopoli della metropoli, le donne prost. Senza incisivi come nel libro. Il racconto della portoghese che ricorda il suo primo arrivo a Luanda con pioggia torrenziale e la montagna che se ne cade, monnezza e terra o terra e monnezza, con case e bambini appresso. Una fetta di montagna e vita e morte. Il cuore in gola. Sensazione di orrore come i primi giorni.
Ero distrutta, volevo solo andare a dormire e sperare di farmi trasportare da qualche bel sogno

 

Giovedì 19 febbraio


Oggi mi sento leggera. Ho dormito, grande doccia che mi ha tolto di mente le paure di ieri.
Dicono. I portoghesi avevano sviluppato la canna da zucchero. I cubani, venuti dopo, per paura della concorrenza, hanno raso al suolo e si sono portati via i macchinari.
Questa serata merita qualche riga. Joe coppola mi porta fuori, da Ricardo della cooperazione spagnola. Informale dicono. L'unica era il golfino rosso al quale ho cucito gli interstizi che facevano vedere il reggireggi. Ci avviamo a prendere Antonio e ci perdiamo. I 2, del 72, si sposano tra poco. Insomma ci perdiamo tra le catapecchie di Luanda. Arriviamo con due ore di ritardo. Tutti della cooperazione spagnola. Un medico di Siviglia che ha girato il mondo con le sue missioni e racconta di aver imbalsamato un prete salesiano che era affogato. Mi dice pure che il Lariam copre al 100% e che se non ho avuto febbre la malaria non l'ho mai avuta, solo gli effetti disastrosi della medicina. Prima la dose era ancora più alta. Durante la guerra nel Golfo i soldati stavano sotto lariam. Tornati in USA alti i casi di suicidio e omicidio.
Il paese è bello all'interno. Solo che mine ovunque. 200$ per metterle e 2000$ per toglierle. Troppo caro sminarlo. Ci sono dei posti all'interno in cui il raggio di libertà di movimento è di pochi chilometri. Oltre non si sa.
Il padrone di casa è un caro amico di M. di MVRDV
Villaggi ELF,TOTAL, con muri che circondano e dentro paradisi che costano 15000$ al mese. Qui è tutto un muro, tutto un recinto. Di notte è pericoloso guidare, ci sono i fantasmi, neri nella notte buia, senza luci, non li vedi, li schiacci
Per finire en beauté siamo andati a bere il bicchiere della staffa al Zanzibar, nuovo locale aperto da un brasiliano. Era quasi vuoto ma quelli che c'erano ballavano baby if you give it to me i give it to you in un modo sbalorditivo. Vedo Luanda by night che sembra meno peggio.

Il 20 febbraio
Fortaleza. Azulejos distrutti, in polvere e pronti per essere buttati insieme alle lattine vuote

 

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....Francesca Patrizi :... frapatrizi@tiscali.it